In Sicilia negli anni '70, Leuccio Vitale è un giovane membro della mafia che compie rapine e omicidi, ma conduce anche una vita normale con la madre, la sorella e la fidanzata. Viene arrestato dopo aver prestato la sua auto per un sequestro. In prigione, soffre di rimorsi, convulsioni, autolesionismo e allucinazioni. Dopo la sua scarcerazione, si auto-isola in casa e poi si consegna alla polizia, rivelando i segreti della mafia. Viene tuttavia considerato pazzo e rinchiuso in un ospedale psichiatrico. Collabora con la giustizia solo in rari momenti di lucidità e, a causa delle sue rivelazioni, suo cugino e lo zio vengono uccisi.