Alcuni intellettuali romani di sinistra, un po' per combattere la noia e un po' per placare la propria coscienza, scrivono una lettera ad un quotidiano in cui si dichiarano pronti a partire volontari per il Vietnam. La missiva desta un enorme scalpore e quegli uomini si vedono costretti a rispettare l'impegno. Fortunatamente poco prima della partenza arriva la notizia che Hanoi non accetta volontari stranieri.