Tomáš lavora per un’agenzia funebre: rimuove i liquidi dai cadaveri e sterilizza il luogo del decesso. Poi pulisce la casa in assenza dei suoi inquilini, al lavoro riscuote il suo compenso in contanti, e torna a casa. In attesa della prossima chiamata. Tomáš non è molto socievole. Allo psichiatra, che è costretto a vedere, racconta di uscire qualche volta per una birra con i suoi colleghi, ma in realtà il massimo del rapporto è con i suoi vicini, le cui conversazioni ascolta talvolta attraverso il pozzo di ventilazione del bagno. Nemmeno le regolari telefonate con la madre si possono considerare un elemento di socializzazione degno di nota. La routine delle sue giornate viene spezzata in un solo momento quando, in preda al panico, si nasconde in una delle case sentendo tornare i suoi proprietari, perché non scoprano che non è ancora andato via, come avrebbe dovuto fare da tempo. Non visto, comincia a osservare la vita di quella famiglia…