Mentre il fratello Guido è ancora in coma, Lucia Brancato si convince che Lili Paravidino, l'angelo della morte, è mossa da un desiderio di vendetta personale: ha ucciso Milena ritenendo l'infermiera responsabile della morte del padre, e tutte le vittime precedenti erano solo un tentativo per confondere le acque e nascondere il suo movente personale. Inoltre il ritrovamento di alcuni manichini e abiti teatrali nel garage di Lili convincono il capitano che quest'ultima non ha finito di colpire. Il generale Abrami tuttavia toglie al RIS l'indagine ritenendo che ormai solo la territoriale debba dare la caccia alla fuggitiva. Intanto gli uomini del RIS indagano su un cadavere bruciato in una campagna e scoprono che la vittima era il complice di un feroce malvivente, ucciso da quest'ultimo per non dividere il bottino di una rapina. Nel tentativo di fuga il bandito porta con sé la figlia minorenne e la convince a coprirgli le spalle.