Sono passati molti mesi dall'inizio del maxi-processo di Palermo. L'atmosfera sempre tesa diventa ancora peggiore dopo l'assassinio di Nino D'Uva, avvocato messinese ucciso durante un altro processo relativo alla Mafia. Il fronte dell'accusa rimane compatto e nemmeno le deposizioni di alcuni dei maggiori imputati, come Michele Greco e Luciano Liggio, riescono a cambiare il corso delle cose. Il processo diventa sempre più il simbolo delle ferite e della voglia di redenzione di Palermo, ancor di più con la deposizione di Ignazio Salvo, "esattore delle tasse" per conto della Mafia e uno dei più potenti collegamenti fra l'organizzazione criminale e la politica: il suo arrivo in aula testimonia una volta per tutte che gli "intoccabili" di Palermo non esistono più.