Un ricco industriale è vittima di un rapimento mentre si sta recando in ufficio. L'uomo viene portato nella sua casa di campagna, di cui i rapitori hanno le chiavi. Ma, mentre lo stanno portando dentro, un vicino si insospettisce e minaccia i rapinatori di chiamare la polizia. Uno di questi decide così di ucciderlo e di portare il cadavere in un altro luogo per deviare le indagini. La polizia, infatti, scopre il cadavere del vicino dentro il vagone di un treno merci in una stazione della periferia di Vienna. Il dottor Graf, però, dopo l'autopsia avverte Moser del sospetto che l'uomo sia stato ucciso con un colpo alla testa inferto da un vaso di fiori, in un altro luogo. Moser, infatti, andando a casa della vittima, scopre che nella villetta vicina manca un vaso. Entrando, poi, si rende conto che la casa era stata preparata per nascondere una persona. Così decide di fare visita alla moglie dell'industriale, proprietaria di quella villetta. Arrivato, Moser capisce subito che la donna è molto spaventata e ha qualcosa da nascondere. Dopo alcune domande, intuisce che il marito della donna è stato sequestrato e che i rapinatori hanno minacciato di ucciderlo se lei si fosse rivolta alla polizia. Intanto l'industriale viene portato in un nascondiglio più sicuro. Nel frattempo, saputo il luogo in cui la donna dovrà lasciare il riscatto, Moser ordina a Rex di non perdere mai di vista la borsa con i soldi. Scopre inoltre che la moglie dell'industriale aveva una storia extraconiugale con la guardia del corpo del marito che era sparita nello stesso momento del rapimento. Coincidenza, o forse la guardia del corpo era uno dei rapinatori? Intanto Rex, che è riuscito a seguire l'uomo che aveva preso il riscatto, porta la polizia dritta al nascondiglio dei sequestratori. Dopo una breve sparatoria, Moser irrompe nel capanno e arresta i malviventi, poi si dirige a casa dell'industriale per smascherare anche la moglie, d'accordo con la guardia del corpo per fuggire con il riscatto.