17 marzo 1997: alle 20.00 mentre su Raiuno andava in onda il TG1, in una zona compresa tra Veneto meridionale e Romagna il segnale audio della rete venne coperto per diversi minuti da un messaggio che arringava il "popolo veneto, uno dei popoli più antichi d'Europa" a sollevarsi contro lo Stato italiano "marcio e corrotto oltre ogni limite". È l'inizio di un'assurda campagna di ricostituzione della Serenissima repubblica di Venezia che arriva al culmine quando un carro armato artigianale, il "tanko", marcia su piazza San Marco e il campanile viene occupato. La Cnn che titola "Attacco a Venezia". Lo spettro della secessione agitato per anni da Umberto Bossi s'incarna una mattina all'improvviso. L'Italia trema, arrivano le teste di cuoio, il blitz dura pochi minuti. I secessionisti sono otto amici, tra loro anche un elettrotecnico che da mesi disturba le frequenze del Tg1 lanciando appelli alla rivolta.