L'Armata Ricognitiva, guidata dal caporale Rivaille, riprende possesso di una città invasa dai giganti, ma è richiamata d'urgenza a Trost per aiutare le difese. Eren ripercorre gli eventi che l'hanno portato nello stomaco del gigante e il suo sfogo di rabbia che gli ha permesso di liberarsi, trasformandosi in gigante e attaccando senza pietà i nemici dell'umanità. Quando il giovane riprende conoscenza, si trova circondato da soldati in atteggiamento minaccioso, con Armin al suo fianco e Mikasa a proteggerli. Il comandante del Corpo di Guarnigione di Trost, Kitz Verman, infatti, è spaventato dalla doppia natura di Eren e teme di aver portato un nemico all'interno del Wall Rose. Nonostante il giovane neghi di essere un gigante, Kitz impaurito dà l'ordine di fare fuoco su di lui coi cannoni. Mentre i tre cercano di fuggire, a Eren tornano alla mente ricordi della sua infanzia, quando il padre gli fece un'iniezione, dicendogli di usare il suo potere per riconquistare il Wall Maria e aprire il seminterrato della loro casa con le chiavi che gli aveva lasciato. Per proteggere Armin e Mikasa dai cannoni, si morde quindi il dito e si trasforma in gigante.