Nobita deve studiare per la verifica di matematica, tuttavia la madre gli affida una commissione. Doraemon gli mostra allora dei dischetti capaci di fargli avere, per un'ora, una determinata qualità: grazie a quella da maratoneta, riesce a tornare a casa velocemente. Scoperto il potenziale dei dischetti, Nobita usa però i rimanenti per eccellere nelle varie materie scolastiche, nello sport e nei giochi di prestigio, con il grande disappunto di Doraemon. Alla fine della giornata, decide di usare l'ultimo dischetto che gli era rimasto, quello del "pensatore". Nobita capisce così che deve iniziare a cavarsela da solo e comprende anche la precedente reazione di Doraemon. Tornato a casa, gli restituisce i dischetti: Doraemon si commuove per la decisione dell'amico e anche Nobita è felice della scelta fatta.